MOSTRA CATANIA

Il calore e l’affetto della Sicilia ci hanno stupiti ed emozionati sabato 21 settembre 2019, quando oltre un centinaio di familiari, amici e visitatori hanno assistito all’inaugurazione della mostra fotografica “Prigionieri di guerra italiani a Camp Letterkenny, Chambersburg, Pennsylvania 1944-1945” presso il Museo Storico dello Sbarco in Sicilia-1943 di Catania.

L’evento è stato organizzato grazie all’impegno dal nostro socio Luigi Falanga, figlio di Antonino, reduce di Paternò scomparso nel 2015. L’altro figlio Rosario Falanga, anche lui associato all’A.M.P.I.L. da anni residente in provincia di Pordenone, ha ricordato con tenerezza di aver scoperto il papà all’età 90 anni tutto intento a scrivere le sue memorie, l’infanzia, la guerra e anche la prigionia, quale prezioso regalo per i suoi nipoti (molte tracce dei suoi ricordi le troviamo nell’ultimo libro di Conti e Perry edito da Il Mulino).

Sono intervenuti lo storico Flavio Giovanni Conti, curatore della mostra, Antonio Brescianini, presidente A.M.P.I.L., Nello Catalano, presidente Rotary Club Catania, Lia Ragusa, assistente governatore Distretto 2110 Rotary, Filippo Sapienza, responsabile dell’area museale delle Ciminiere. Luigi Falanga ha portato i saluti dell’assessore alla cultura del comune di Catania, Barbara Mirabella, assente per un lutto familiare.

 
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Erano presenti i soci siciliani Rino Fresta, figlio di Giovanni, da Giarre CT, Pino Longhitano, figlio di Francesco, da S. Agata di Militello ME, Salvatore Torneo, figlio di Antonino, da Siracusa, e la socia Caterina Bascetta, figlia di Giuseppe, giunta dopo un lungo viaggio, dalla provincia di Matera.

Il convegno è stato animato dai molti familiari presenti, arrivati da tutte le province della Sicilia. La maggior parte di loro sono stati rintracciati dal presidente Brescianini solo quest’estate ed essendo, quindi, totalmente ignari della storia del campo di Letterkenny, erano ansiosi di conoscere tutti i dettagli della prigionia dei loro cari, poi forniti dallo storico dott. Conti.

Erano presenti i parenti dei prigionieri Corrado Basile di Avola SR, Antonio Casella di Aci Castello CT, Francesco Cusumano di Partinico PA, Pietro Di Marzo di Palermo, Rosario Franchina di Capo D’Orlando ME, Luigi Gammacurta di Campobello di Licata AG, Carmelo Garifi di Grotte AG, Giuseppe Gorgone di Bronte CT, Leonardo Indelicato di Campobello di Marzana TP, Sebastiano Marcellino di Catania, Antonino Marsilla di Avola SR, Carmelo Mazzarella di Solarino SR, Girolamo Palermo di Caltanisetta,  Raimondo Rizzo Pinna di Agrigento, Basilio Tumio di Bronte CT e Giovanni Vitrano di Palazzolo Acreide SR.

La serata si è piacevolmente conclusa con un rinfresco.

La mostra è inserita all’interno del percorso del Museo Storico dello Sbarco in Sicilia-1943, il più importante e visitato museo di storia contemporanea della regione, unico nel suo genere in Italia, che ricostruisce gli avvenimenti che si svolsero dallo sbarco alleato del 10 luglio 1943 alla firma dell’Armistizio, vicende che non solo cambiarono la storia del nostro Paese ma anche di molte delle nostre famiglie, dato che una parte dei prigionieri italiani detenuti negli Stati Uniti furono catturati proprio in conseguenza dello sbarco in Sicilia.

Per questa stretta attinenza tematica e le finalità didattiche (visite delle scuole ecc.) la Mostra rimarrà esposta per tre mesi, fino al 7 gennaio 2020, dando inizio all’anno celebrativo del 75° anniversario del rimpatrio dei nostri cari (1945 – 2020).

L’importanza dell’iniziativa è testimoniata dai molti Enti che hanno concesso il patrocinio: il Comune e la Città Metropolitana di Catania, il Consolato U.S.A. di Napoli, il Rotary Club Catania, il Distretto 2110 (Sicilia e Malta) del Rotary International, il Rotary Club di Chambersburg, che svolge già tante Attività di servizio rotariano a Camp Letterkenny, ed ha manifestato grande entusiasmo e disponibilità a predisporre un Progetto comune con il Rotary Club di Catania, in occasione dell’ormai imminente 75° Anniversario del rimpatrio dei prigionieri e della inaugurazione della Historic Chapel.

 

Falanga Antonino

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Nato a Paternò (Catania) il 26 gennaio 1922, ha partecipato alle operazioni di guerra svoltosi in Africa settentrionale come carrista nella Divisione Corrazzata Ariete. Il 30 Marzo 1943 fu fatto prigioniero da truppe americane a Gafsa in Tunisia e condotto negli USA prima nel campo di Scottsbluff in Nebraska e dopo l’armistizio come cooperante a Letterkenny in Pennsylvania. Infine, fu rimpatriato in Italia l’8 ottobre 1945.

È emigrato per un periodo (dal 1949 al 1953) in Argentina per poi tornare a Paternò e riprendere la sua attività di pastaio. Si è sposato con Barbara Urso nel 1957 e ha avuto due figli: Rosario (Saro) e Luigi (Gino) e quattro nipoti (Rachele, Nino, Alessandra e Diego).

Nel 2011, orami quasi novantenne, ha sentito il desiderio di scrivere le sue memorie, ricostruendo la sua vita, l’infanzia, la guerra, la prigionia negli Stati Uniti e il dopoguerra.

Nel suo racconto dell’esperienza americana emergono i sentimenti che hanno accomunato molti dei prigionieri di Letterkenny: lo stupore per l’accoglienza e il buon trattamento negli Stati Uniti, dopo un lungo periodo di sofferenze nel Nord Africa (Antonino scrive nel diario “fra noi si diceva dalle stalle alle stelle”) la sofferenza per la mancanza di notizie da casa, la voglia di lavorare e collaborare per abbreviare la fine della guerra, la solidarietà con i compagni e i buon rapporti instaurati con il personale americano e gli italoamericani

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